Il “Parco Buontempo” torna al Comune di Casoria. Decisivo l'intervento della Regione.
La Regione Campania, al fine di scongiurare le ulteriori ripercussioni che si sarebbero generati per effetto delle azioni di espropriazione immobiliare avviate dalla BNP Paribas, ha comunicato al Sindaco di Casoria la propria disponibilità al versamento di una somma di 800.000 euro, a saldo e stralcio di ogni debito, per porre fine alla grave situazione di disagio sociale degli inquilini di Parco Buontempo.
A seguito degli incontri tra l’Assessore al Governo del Territorio Bruno Discepolo e il Sindaco del Comune di Casoria Raffaele Bene, ha dichiarato la propria disponibiltà a individuare le risorse necessarie previa stipula di un accordo transattivo fra il Comune e l'Istituto Bancario, nel quale dovrà essere prevista l'estinzione totale di ogni credito vantato dalla Banca, la conseguente cancellazione dell'ipoteca che grava sugli immobili e il trasferimento per atto pubblico a favore del Comune della proprietà del complesso immobiliare denominato “Parco Buontempo”.
Si avvia così a soluzione una vicenda risalente agli anni immediatamente successivi al sisma del 1980, quando il Comune di Casoria fu autorizzato dalla Regione Campania all'acquisto di 72 alloggi realizzati in Casoria dal costruttore Eugenio Buontempo, da destinare alla locazione a canone sociale a favore di famiglie disagiate.
Gli immobili furono assegnati a famiglie in possesso dei requisiti di legge, nei confronti delle quali furono stipulati regolari contratti di locazione a canone sociale. Purtroppo gli immobili acquistati dal Comune di Casoria risultarono gravati da un mutuo acceso dalla ditta Buontempo, e il rogito notarile, che avrebbe consentito il trasferimento della proprietà a favore del Comune, non fu mai stato stipulato.
Ne scaturì quindi un complesso contenzioso giudiziale durato oltre trenta anni, e culminato nella sentenza della Corte di appello di Napoli che, nell'anno 2017, ha definitivamente stabilito che la proprietà degli alloggi in questione doveva rimanere in capo alla ditta Buontempo che nel frattempo aveva stipulato un mutuo, lievitato alla data della sentenza a circa 5 milioni di euro, con l'Istituto Bancario San Paolo Torino e garantito da ipoteca iscritta sugli immobili promessi in vendita al Comune.
La ditta Buontempo non onorò successivamente questo debito, ragion per cui la banca mutuante, allo scopo di ottenere il recupero del suo credito, avviò azione di espropriazione immobiliare. Infine, la BNP Paribas attuale assuntrice del credito, ha manifestato la volontà di comporre definitivamente l'intera vicenda con il pagamento di una somma che, a saldo e stralcio, è stata quantificata in € 800.000.
Con il trasferimento delle risorse messe a disposizione dalla Regione Campania si renderà possibile l'estinzione totale del credito della banca, l'estinzione dell'ipoteca che grava sugli immobili e la stipula del rogito notarile a favore del Comune del complesso immobiliare "parco Buontempo".
Si scongiura quindi definitivamente il rischio di espropriazione, si salvaguardano ben 72 famiglie disagiate e si chiude una trentennale vicenda che ha rischiato di avere un alto impatto sociale sul territorio.