residenze universitarie/firmata la concessione d’uso per l’ex Istituto Pontificio a S. Chiara
Questa mattina presso il Palazzo di Governo, il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, in rappresentanza del Fondo Edifici Culto (FEC) Ministero dell’Interno, Ennio Parisi in rappresentanza della Giunta regionale Campania hanno sottoscritto, alla presenza dell'Assessore al Governo del Territorio e Urbanistica della Regione Campania, Bruno Discepolo, la concessione in uso alla Regione Campania dell’ex Istituto Pontificio, facente parte del complesso monumentale di S. Chiara in Napoli.
La concessione scaturisce da un protocollo d’intesa tra Regione Campania, Fondo Edifici di Culto e la Provincia religiosa di Napoli dei Frati Minori che, nel 2022, ha sancito la rinuncia, da parte del predetto Ordine religioso, all’utilizzo gratuito dell’ex Istituto Pontificio affinché il FEC potesse concederlo in uso alla Regione Campania che ha ottenuto un finanziamento per residenze universitarie dal MIUR e che impegnerà anche fondi regionali e dell’ ADISURC.
Questo atto si inquadra nella azione regionale diretta all’incremento delle residenze universitarie, che ha visto finanziare tutti gli otto progetti presentati al Bando del MIUR, di cui sei già nella prima fase per un valore complessivo di 46 milioni di euro, che renderanno possibile la realizzazione di nuovi 465 posti alloggi distribuiti tra Napoli, Portici, Benevento e Caserta andando a soddisfare una parte del fabbisogno di posti alloggio in alcuni contesti che attualmente ne sono totalmente sprovvisti.
I progetti finanziati nella prima fase si ricorda, sono: a Napoli, l’ex Istituto Pontificio compreso nel Complesso Monumentale di Santa Chiara, la Residenza Tommaso De Amicis e l’Arsenale Militare; a Portici, la Residenza Medici; a Caserta, la Caserma Barducci, e infine a Benevento, il Complesso Vittorino.
Tutti gli interventi, che prevedono il recupero di immobili spesso in disuso da tempo, sono caratterizzati da un'elevata qualità architettonica e adottano un approccio volto a superare il tradizionale modello di "studentato-dormitorio", proponendo soluzioni innovative, con varie tipologie abitative e funzioni di servizio, tutte integrate in modo diversificato ed aperto alla città.
1 marzo 2024