emergenza casa in italia/convegno al real albergo dei poveri
Martedì 13 giugno 2023 alle ore 10 presso il Real Albergo dei Poveri, parteciperò al convegno Per una politica dell’abitare: dialoghi sull’emergenza casa in Italia, iniziativa che si inquadra in un ciclo di tre incontri promosso dal Comune di Napoli in collaborazione con ANCI, l’università Federico II e con la rete di amministrazioni locali che nelle scorse settimane ha avanzato al Governo nazionale una proposta di legge quadro sui temi dell’abitare.
—
L’ambizione di Accadia e la rinascita dei borghi
Un articolo di Marco Demarco sul Corriere del Mezzogiorno su una iniziativa della Fondazione Salvatore e Il Sabato delle idee ad Accadia, comune selezionato dalla Regione Puglia per il Bando Borghi del MIC e destinatario di un finanziamento di 20 milioni di euro. Un occasione per riflettere sulle iniziative per il rilancio dei nostri paesi, per ri-abitare le aree interne.
—
L’assessore Discepolo su: legge urbanistica, nuova torre della Regione, Bagnoli e altro ancora.
Una mia intervista a tutto campo per la rivista di “Gente e Territorio” dove affronto i temi della azione politica dell’Assessorato ed alcune questioni sulla città di Napoli.
—
Fondi per la ripartenza, la sfida della Campania
Un mio articolo sulle pagine di La Repubblica_Napoli, risponde alle sollecitazioni di Giovanni Laino, sul corretto uso degli ingenti fondi connessi al Recovery Plan in arrivo di Regione Campania. La significativa esperienza del Programma Nazionale per la Qualità dell’Abitare che ha visto il finanziamento di tutti e tre i progetti presentati dalla Regione Campania, può costituire un modello di intervento per gli interventi di rigenerazione urbana.
—
Città e patrimonio urbanistico. La cura con il Next Generation
Con questo articolo di Bruno Discepolo, apriamo la sezione DIALOGHI ad una riflessione sui temi della ripresa economica e sociale, dopo il periodo difficile della pandemia che non abbiamo ancora alle spalle. Presentiamo una proposta per un Piano Nazionale per l'abitare sostenibile, la rigenerazione urbana e l’inclusione sociale, proponendo che parte del Recovery Plan in discussione possa essere investito per costruire nuovi alloggi o ristrutturare il patrimonio pubblico esistente.
—
Repetita non iuvant
Il terremoto, nel suo ripetersi, impone una riflessione che attiene alla organizzazione dell’intervento di soccorso e di recupero, che dovrebbe essere patrimonio collettivo della comunità irpina ma non solo. Giovanni Coppola propone alcune azioni da mettere in campo, che trovano una propria radice in quello che è avvenuto nella ricostruzione post-sisma.
—
Il pregiudizio degli architetti. La ricostruzione in Irpinia dopo il terremoto del 1980
Riconsiderare i termini e gli strumenti critici a disposizione dei tecnici che intervennero nella ricostruzione del post-sisma del 1980, stretti tra la salvaguardia della identità dei luoghi e le aspirazioni di sviluppo, è un valido metodo per una verifica degli esiti, nonchè per valutare le sfide del presente. A quarant’anni di distanza le riflessioni di Pasquale Belfiore che ha vissuto da professionista e da critico quella esperienza.
—
La città fragile che ha smesso di curare le sue ferite
Un intervento di Bruno Discepolo sulle pagine de IL MATTINO, si sofferma su quanto l’esperienza del terremoto del 1980 abbia inciso sul tessuto economico e imprenditoriale di Napoli e su quanto ancora vi sia da fare per recuperare pezzi significativi del centro storico cittadino.
—
Area Terremoto? No, Città di paesaggi
Guardare al paesaggio come ad un nuova infrastruttura, una nuova città, scorgere tratti di urbanità nei vuoti di un territorio composito e di grandi potenzialità, rappresentano una possibilità di sviluppo per le aree colpite dal terremoto del 1980, dove a guidare coloro che vi interverranno è necessario che sia uno sguardo concentrato sul domani. Un articolo di Pasquale Persico ci guida nella Irpinia del futuro.
—
Quarant'anni dopo
Un intervento del Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Avellino, Erminio Petecca, prosegue la discussione sul quarantennale del terremoto del 23 novembre 1980. Le scelte fatte, le occasioni perse: una riflessione fatta dall’interno della professione di architetto.
—
23.11.1980. Quaranta anni dopo
Apriamo la nostra pagina dei “dialoghi” ad una riflessione sul terremoto del 23 novembre 1980, che colpì l’Irpinia e altre zone della Regione Campania.
Proponiamo una intervista di Bruno Discepolo a Il Mattino del 24 ottobre ed un articolo di Generoso Picone.
—
Caro de Seta, ciò che non sai dei “10 progetti più uno”
Un intervento di Bruno Discepolo sulle pagine del Corriere del Mezzogiorno in risposta a Cesare de Seta, sulla iniziativa del Presidente Vincenzo De Luca sui “10+1 progetti per Napoli”.
—
Un’idea diversa di comunità. Colloquio con Bruno Discepolo
Questa grave crisi epidemica sembra aver marginalizzato il sapere degli architetti, la loro capacità di incidere sul presente. Concludiamo con questa intervista a Bruno Discepolo, una lunga fase della sezione “Dialoghi” del sito dedicata ai temi dell’emergenza Covid, e a quanto essa abbia inciso o possa incidere in futuro sul nostro modo di intendere e di vivere la città e gli spazi che ci circondano.
—
Ripartire dalla "Città Metropolitana"
Questa grave crisi epidemica sembra aver marginalizzato il sapere degli architetti, la loro capacità di incidere sul presente. Un intervento di Gennaro BIondi, prosegue la discussione avviata dall’articolo di Bruno Discepolo, rilanciando la necessità di un ripensamento della Città Metropolitana napoletana, per affrontare i suoi nodi di infrastrutturazione territoriale, di governance, di sviluppo economico e sociale.
—
Progettare l'Italia e la Campania. Lo spazio e la vita dopo la pandemia
Questa grave crisi epidemica sembra aver marginalizzato il sapere degli architetti, la loro capacità di incidere sul presente. Un intervento di Luigi Centola, prosegue la discussione avviata dall’articolo di Bruno Discepolo, proponendo alcuni spunti di riflessione su cui impostare la ripartenza: il riuso dei beni confiscati, Masterplan di recupero puntuali, il sostegno al capitale umano..
—
L'urbanistica per l'ambiente e la salute. Quali altre priorità?
Questa grave crisi epidemica sembra aver marginalizzato il sapere degli architetti, la loro capacità di incidere sul presente. Un intervento di Stefania Caiazzo, prosegue la discussione avviata dall’articolo di Bruno Discepolo, proponendo una riflessione su come i temi ambientali possano contribuire ad un ripensamento dei temi urbani..
—
La città che verrà dopo la pandemia
Questa grave crisi epidemica sembra aver marginalizzato il sapere degli architetti, la loro capacità di incidere sul presente. Un intervento di Vito Cappiello, prosegue la discussione avviata dall’articolo di Bruno Discepolo, proponendo una riflessione sulla città e sui problemi.
—
Virus e questione abitativa
Questa grave crisi epidemica sembra aver marginalizzato il sapere degli architetti, la loro capacità di incidere sul presente. Un intervento di Franco Mariniello, prosegue la discussione avviata dall’articolo di Bruno Discepolo, proponendo una riflessione sulla necessità dell’intervento pubblico sul tema della casa.
—
Crisi pandemica, diseguaglianza sociale e disagio abitativo
Questa grave crisi epidemica sembra aver marginalizzato il sapere degli architetti, la loro capacità di incidere sul presente. Un intervento di Francesco Orofino, prosegue la discussione avviata dall’articolo di Bruno Discepolo, proponendo una riflessione sulle diseguaglianze sociali e la necessità di un ripensamento dell’intervento pubblico sul tema della casa.
—
Investire con urgenza in edilizia sociale
Questa grave crisi epidemica sembra aver marginalizzato il sapere degli architetti, la loro capacità di incidere sul presente. Un intervento di Sergio Stenti, prosegue la discussione avviata dall’articolo di Bruno Discepolo, rilanciando la necessità di un investimento cospicuo sull’housing sociale.
—